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Multitasking: esiste davvero?

O meglio, è giusto attribuire a multitasking il significato di: “fare due cose contemporaneamente”?

Nemmeno le CPU dei computer eseguono 2 task in parallelo, ma si spostano da un processo all’altro (context switch) in maniera continuativa ed in un tempo impercettibile.

Lo stesso vale per il cervello umano. Quando abbiamo la sensazione di lavorare in parallelo, in realtà lo stiamo facendo in serie. Quando guidiamo e parliamo al telefono stiamo intervallando la nostra attenzione tra le due attività. E come il computer ha bisogno di energia, anche il nostro cervello richiede un costo ogni volta che dirottiamo la nostra attenzione su più processi in contemporanea, aumentando così lo stress percepito e la possibilità di fare errori (deficit cognitivo).

Quello che spesso si sente dire è “Faccio più cose alla volta perché non avrei tempo di farle una dopo l’altra”. Ciò è errato! Non solo avremmo tempo sufficiente, ma saremmo anche più efficienti.

Provate a lavorare secondo quello che pensiamo essere il multitasking:

Multitasking

  1. Prendete un foglio e pensate ad una frase qualsiasi (es. Oggi c’è il sole)
  2. Fate partire un cronometro
  3. Scrivete sul foglio la prima lettera della frase (es. “O”) e sulla riga sottostante il numero corrispondente a quella lettera all’interno della frase (es. 1)
  4. Iterate per tutta la frase.

Nell’esempio si avranno 2 righe:

Oggi c’è il sole

1 2 3 4  5 6  7 8  9 10 11 12

  1. Riprovate ora a scrivere prima tutta la frase e poi tutti i numeri

I tempi di realizzazione sono differenti?

Questo succede ogni giorno nel nostro posto di lavoro, quando proviamo a portare avanti due attività contemporaneamente, inconsapevoli del fatto che stiamo disperdendo le nostre forze nel tentativo di ridurre una tempistica che non farà altro che aumentare. Ciò inoltre porta al rischio che le attività non concluse si accumulino e portino ad una sensazione di pressione continua dannosa per i risultati.

Proviamo quindi a lavorare dandoci delle priorità. Attiviamoci per portare a termine ogni volta il compito più importante della giornata e, alla sua conclusione, partiamo con il successivo. Così facendo la sensazione di inconcludenza farà il posto alla soddisfazione per la giornata di lavoro appena trascorsa.

 

Contattaci per conoscere le tecniche e le metodologie per aumentare l’efficienza ed evitare di lavorare in multitasking: fischer Consulting – Contatti

 

Il multitasking secondo Forbes

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