Analisi dei processi aziendali

Analisi dei processi aziendali

Cos’è l’analisi dei processi aziendali?

L’analisi dei processi aziendali (Business Process Analysis – BPA) è la disciplina che permette di osservare e valutare in modo sistematico il funzionamento delle attività interne all’organizzazione.
Il suo obiettivo è individuare punti di forza, inefficienze, ridondanze e opportunità di miglioramento per aumentare la produttività e l’efficacia dell’impresa.

Un processo aziendale può essere definito come l’insieme coordinato di attività, risorse e persone che trasformano un input (es. una richiesta cliente, una materia prima, un dato) in un output (es. un prodotto, un servizio, un report).
Analizzare i processi significa quindi comprendere come si lavora realmente in azienda, non solo come i flussi sono stati progettati sulla carta.

processi aziendali

In cosa consiste

L’attività di analisi dei processi non è un’unica operazione, ma un percorso strutturato che comprende:

  • Raccolta dati – osservazione diretta, interviste, analisi documentale.

     

  • Mappatura – rappresentazione grafica e schematica delle attività e dei flussi decisionali.

     

  • Misurazione – definizione di KPI e benchmark per capire se un processo è efficiente o meno.

     

Individuazione di sprechi e colli di bottiglia – tutto ciò che non porta valore al cliente o genera costi inutili.

Perché è importante

  • I processi rappresentano la spina dorsale di un’organizzazione: se sono inefficienti, l’intera impresa ne risente in termini di costi, tempi e qualità.

  • L’analisi aiuta a fotografare lo stato attuale (“as is”) e a definire il processo ideale (“to be”), evidenziando gap e aree di intervento.

  • È il punto di partenza per iniziative di Lean Management, Six Sigma e digitalizzazione, poiché senza una conoscenza chiara dei processi non è possibile migliorarli o automatizzarli.

Differenza tra processo e attività

Un errore comune è confondere i processi con le singole attività operative.

  • Un’attività è una singola azione (es. registrare una fattura).

  • Un processo è la sequenza organizzata di attività che porta a un risultato (es. ciclo di fatturazione: emissione → registrazione → controllo → incasso).

Capire questa differenza è fondamentale: l’analisi dei processi non si concentra sul singolo compito, ma sulla visione d’insieme e sulle relazioni tra le varie attività.

Le fasi di un’analisi dei processi aziendali

Un’analisi efficace non si limita a disegnare flussi astratti: è un percorso strutturato in più fasi, che parte dall’osservazione e arriva al miglioramento continuo.

Ecco i passaggi principali:

  1. Identificazione – scegliere i processi da analizzare (es. produzione, logistica, HR).

     

  2. Mappatura – disegnare il processo “as is” con diagrammi e flussi.

     

  3. Misurazione – raccogliere dati e KPI (tempi ciclo, costi, qualità, scarti).

     

  4. Analisi critica – individuare inefficienze, ridondanze, colli di bottiglia.

     

  5. Miglioramento – progettare soluzioni (Lean, automazione, riorganizzazione).

     

  6. Controllo – monitorare i nuovi processi e verificare i risultati.

     

Questo approccio “ciclo continuo” garantisce che l’analisi non resti teorica, ma porti benefici concreti.

misurazione dei processi aziendali

La mappatura dei processi aziendali di fischer Consulting

Un’analisi ben strutturata prende in considerazione:

  • Struttura gerarchica e organigramma – chiarezza dei ruoli.
  • Processi e flussi informativi – efficienza operativa e comunicativa.
  • Competenze e risorse umane – allineamento tra personale e obiettivi.
  • Cultura aziendale – valori e comportamenti condivisi.
  • Sistemi di monitoraggio – indicatori e strumenti di controllo.

Percorso strutturato in tre fasi

L’analisi dei processi segue un metodo consolidato in tre passaggi:

  1. Assessment iniziale e analisi preliminare
    Viene svolta una valutazione dettagliata dello stato attuale dell’azienda—strutture, dati storici e flussi—per capire dove intervenire prima.

  2. Geemba walk e mappatura dei processi
    Si analizzano flussi, attività e interazioni direttamente sul campo (genba walk), osservando come i processi avvengono realmente e confrontandoli con modelli teorici.

  3. Implementazione del piano di miglioramento
    I risultati vengono organizzati in un piano operativo concreto, con azioni prioritarie, KPI e tempistiche chiare, oltre a un affiancamento per garantire il cambiamento strutturato e duraturo.
Strumenti Lean per il miglioramento dei processi

Il miglioramento dei processi non si ottiene solo con la teoria: servono strumenti concreti per analizzare, ottimizzare e monitorare le attività aziendali. I consulenti Lean utilizzano strumenti collaudati per garantire risultati misurabili e sostenibili, adattandoli alle esigenze specifiche di ogni organizzazione.

Tra i principali strumenti troviamo:

5S

5S

Questo metodo si concentra sull’organizzazione del luogo di lavoro attraverso la classificazione, l’ordinamento, la pulizia, la standardizzazione e il mantenimento, riducendo così sprechi e aumentando la produttività (in giapponese: Seiri, Seiton, Seiso, Seiketsu, Shitsuke).

Kanban board

Kanban

Il sistema Kanban è un metodo visivo per gestire la produzione e il flusso di lavoro. Utilizzando schede o segnaposti, il Kanban aiuta a coordinare le attività, ridurre gli eccessi di inventario e identificare i problemi di sovraccarico o sottoutilizzo delle risorse.

Bialnciamento carico lavoro

Yamazumi Chart

Questo strumento è utilizzato per analizzare e bilanciare il carico di lavoro tra le stazioni di lavoro in un processo produttivo. Attraverso la visualizzazione dei tempi ciclo e delle attività, il Yamazumi Chart aiuta a identificare i punti critici e ottimizzare la distribuzione delle risorse.

SMED riduzione setup

SMED (Single-Minute Exchange of Die)

Lo SMED è una metodologia per ridurre i tempi di cambio tra diverse produzioni. Ottimizzando il setup delle macchine e standardizzando le procedure, le aziende possono ridurre i tempi di inattività e aumentare la flessibilità operativa.

Assicurazione Qualità

Jidoka

Questo concetto si riferisce alla costruzione di qualità nel processo produttivo, consentendo alle macchine di rilevare automaticamente gli errori e fermarsi in caso di problemi. L’applicazione del Jidoka aiuta a garantire la produzione di alta qualità e a prevenire difetti.

andon visual management

Andon

Un sistema di segnalazione visiva utilizzato per comunicare immediatamente problemi o anomalie nel processo di produzione. La sua implementazione promuove la trasparenza e la reattività, consentendo un intervento tempestivo per risolvere i problemi.

Poka yoke prova d'errore

Poka-yoke

Questa tecnica mira a prevenire errori o difetti attraverso il design di processi o dispositivi che impediscono il verificarsi di errori. I Poka-yoke sono spesso implementati in modo creativo per garantire che le operazioni siano eseguite correttamente al primo tentativo.

Visual Management gestione visuale

Visual Management

Questo approccio utilizza segnaletica, grafici e indicatori visivi per comunicare informazioni critiche sullo stato dei processi e delle prestazioni, aiutando a mantenere il focus sul miglioramento continuo e favorendo una cultura orientata ai risultati.

Strumenti e metodi di analisi

L’efficienza di un processo si valuta attraverso parametri chiave che ci consentono di confrontare lo stato attuale con gli obiettivi desiderati. Tra i principali:

  • Cicli Standard – I cicli standard rappresentano il tempo ottimale previsto per eseguire un’attività o un processo in condizioni normali e senza interruzioni. Servono come riferimento per valutare le performance reali dei processi e capire se ci sono scostamenti significativi.

  • Tempi Ciclo – Il tempo ciclo è la durata reale necessaria per completare un processo o una singola attività, dal suo inizio alla sua conclusione. Confrontando i tempi ciclo effettivi con i cicli standard, emergono le inefficienze: pause, attese, colli di bottiglia o attività superflue.

  • Takt Time – Il Takt Time indica il ritmo con cui un prodotto o servizio deve essere completato per soddisfare la domanda del cliente. Si calcola dividendo il tempo disponibile per il numero di unità richieste.

    Esempio
    : se un’azienda deve produrre 500 pezzi in un turno di 25.000 secondi, il Takt Time sarà di 50 secondi.

  • Overall Equipment Effectiveness (OEE) – L’OEE (Efficacia Globale degli Impianti) è un indicatore che misura quanto un impianto o una macchina è realmente produttiva rispetto al suo potenziale massimo.
    Tiene conto di tre fattori:

  • Disponibilità → tempo in cui l’impianto è effettivamente operativo.
  • Prestazione → velocità di produzione rispetto allo standard.
  • Qualità → percentuale di output privo di difetti.

Monitorare questi indicatori è fondamentale per individuare le aree di inefficienza e guidare interventi mirati.

Metodologie di problem solving

Per affrontare le sfide organizzative e operative applichiamo metodologie strutturate di problem solving, che permettono di non fermarsi ai sintomi ma risalire alle cause radice:

  • PDCA (Plan-Do-Check-Act) → ciclo di miglioramento continuo.

  • A3 Problem Solving → approccio strutturato e visivo alla risoluzione dei problemi.

  • Root Cause Analysis (RCA) → tecniche per identificare la causa primaria delle inefficienze.

Questo approccio permette di risolvere i problemi nell’immediato e, soprattutto, di creare basi solide per un miglioramento continuo e duraturo.

ambiti di applicazione dell'analisi dei processi aziendali

Ambiti di applicazione

L’analisi può essere applicata a qualsiasi funzione aziendale, in particolare a:

  • Produzione → riduzione tempi ciclo, miglioramento qualità.

  • Logistica e supply chain → ottimizzazione flussi di magazzino e distribuzione.

  • Manutenzione → riduzione fermi impianti e costi.

  • Servizi interni (HR, amministrazione) → semplificazione procedure e flussi informativi.

  • Customer service → tempi di risposta più rapidi e migliore customer experience.

Benefici concreti

Grazie all’analisi e al miglioramento dei processi aziendali, le aziende possono ottenere:

  • Efficienza → meno sprechi e costi operativi ridotti.

  • Velocità → tempi ciclo più rapidi e maggiore reattività.

  • Qualità → riduzione degli errori e standardizzazione delle attività.

  • Flessibilità → processi più adattabili ai cambiamenti di mercato.

  • Coinvolgimento → personale più motivato grazie a ruoli chiari e strumenti di supporto.

Output dell’analisi

Al termine del percorso, l’azienda riceve:

  • Una mappa dettagliata dei processi con aree critiche evidenziate.

  • Un Executive Report con Job Stopper, Opportunità, Quick Win e Best Practice.

  • Un piano di miglioramento concreto, con KPI, tempistiche e priorità di intervento.

In questo modo, l’analisi non resta teoria ma diventa un vero strumento operativo per la crescita.